molto brevemente. perché non mi va di intrattenermi in fronzoli. voglio che questo blog parta e parta al più presto. voglio che sia un contenitore per tutti e tutte. per dire qualunque cosa di rilevante che vi venga in mente per ripartire, per mettersi in moto, per darsi una scossa. per agire un po' più consapevoli nel piccolo (ma così tanto poi?) mondo-società che ci circonda più da vicino (ma -perché no- anche più da lontano). ora do il via... voglio che sia tutto in divenire. parola chiave: basta che facciam qualcosa e subito. poi in corso d'opera si aggiusta il tiro.
solo qualche piccola regola.
per poter scrivere su questo blog devo inserirvi come autori, avrete un vostro profilo (come il mio) e potrete modificarlo a vostro piacimento. un blog come questo può avere fino a 100 autori. mi piacerebbe proprio ce ne fossero molti di più che volessero intervenire... perciò, adelante, fatevi avanti!
per chi non volesse essere autore, fin da subito comunque è possibile inserire commenti ad ogni post. (per i profani: questo piccolo testo che leggete preceduto dalla data in gergo si chiama post). dovete solo cliccare sul link commento.
ci saranno delle etichette che divideranno i post per argomento, così sarà più agevole ritrovarli.
importante: la prima regola di ogni blog che si rispetti è che ogni autore non scriva mai più di un post al giorno. funziona esattamente come un diario...
direi che per ora è tutto. per ogni altra cosa... beh... confido nel buon (vecchio) senso di ognuno...
buona avventura.
speriamo fruttuosa.
2 commenti:
io ci sono!!!appena ho tempo mi iscrivo..solo una domanda come faccio a farlo come autore del tuo blog?bacio Elisa ps: scusa per l'email cosi povera e veloce di risposta che ti ho mandato, ma spero di rifarmi qui...kiss ;);)
Mi piace questa frenesia nel partire subito a discutere! Quindi sarò breve nel salutare con entusiasmo l'idea di questo forum e inizio.
Sono tornata da Dublino (dove vivo al momento) appositamente per votare.
Non avevo seguito la campagna elettorale per due motivi:
- Ricordo ancora la violenza e l'aggressività della precedente (2006) ed il pessimo stato d'animo in cui mi aveva precipitato.
- Non credo che la nostra situazione politica, economica e sociale possa lasciare spazio a strabilianti innovazioni nei programmi dei partiti.
Io ho votato come l'elettore di sinistra medio.
Ho votato contro (per non so quante volte dal 2001, anno in cui mi recai per la prima volta alle urne).
Quindi ho votato Veltroni.
All'indomani delle elezioni, quando il risultato si era cementificato in una cocente sconfitta per la sinistra, ho cominciato a farmi domande a random.
- Perchè la maggioranza degli italiani vuole Berlusconi? Bisogno di un leader forte? Perchè è visto come un modello di vita riuscito e verso cui dovremmo tendere?
La fine del mese però è amara per tutti, e ha continuato ad esserlo anche sotto il biennio Prodi.
Personalmente però quello che mi fa votare a sinistra ancora oggi è la tutela di un patrimonio di valori.
La sinistra la vedo meno aliena della destra di Berlusconi e Fini, ai valori che vennero sanciti nella Costituzione ormai più di sessant'anni fa...
Perdonate l'analisi molto sentimentale e grossolana, ma è difficile farsi andare giù il fatto che un ramo del conservatorismo italiano derivi da un passato mafioso-P2ista e l'altro dalla più tetra tradizione fascista.
Chi governa ora proviene da una clutura politica esterna al nucleo di valori su cui le forze politiche Italiane di Governo e Opposizione vollero convergere dopo la 2° Guerra Mondiale e durante la Prima Repubblica.
La domanda seguente è: non sarà proprio questa novità che attira l'elettore alla destra?
... Posso capire la disillusione dopo due anni di governo di sinistra immobile o quasi.
Posso capire il volta-stomaco dato dalla mancanza di compattezza della coalizione di sinistra dal 1996 al 2001 ed il suo deficit di identità politica.
Tuttavia il quadro uscito dalle ultime consultazioni elettorali lascia sgomenti.
Mi chiedo ancora:
Perchè in Italia non c'è più un partito compeltamente laico in Parlamento?
Cos'é? che fa fluttuare i voti da uno schieramento all'altro?
Perché in Emilia Romagna la Lega Nord sta crescendo?
Non ho mai trovato un'elettore di destra in grado di darmi una risposta soddisfacente per la sua scelta politica (che stento davvero a condividere).
Però è la maggioranza del nostro elettorato. E secondo me il confronto costruttivo è necessario.
Dico costruttivo perchè per me la rabbia è stata grande. Perchè secondo me la scelta politica di questi leaders é semplicemente illogica ed irresponsabile. Loro non sono la destra o un partito conservatore. Ci stanno lavorando su tanto quanto gli altri... La loro identità, per ora, confluisce esclusivamente nel ghigno beffardo e compiaciuto di Berlusconi. E questa cosa mi dà allo stomaco anche più di tutto il resto.
Confronto costruttivo, dicevo. Si. Purtroppo. Perchè questo processo serve a costruire secondo me quella cultura civica e politica che in Italia ha davvero radici poco profonde. Senza confronto la rabbia si autoalimenta. Il pensiero politico e l'azione politica possono tendere al rifiuto della comunità e della società che ha collaborato alla nostra situazione attuale.
Un'altra cosa da fare è ritornare nelle comunità.
La Lega vince perchè è attiva a livello locale sul territorio. Ci sono loro dove prima c'era, metti conto, la sinistra.
Quindi ci serve una bella dose di mea culpa e un esamino di coscienza.
In tutte le associazioni di sinistra in cui ho militato ho visto che chi era ai vertici dopo un po' cercava solo di arrivare più in alto.
Ho visto che per fare politica i finanziamenti si trovavano solo diventando un satellite di un partito o di un sindacato.
Questa è una follia.
1) Il funzionamento di partiti e sezioni di sinistra può essere in netta contraddizione con le innovazioni che vorrebbero essere introdotte dalle segreterie nazionali.
Talvolta è un bene e talvolta è un male.
1.a) è un bene perchè nella maggior parte dei casi l'identità di un partito (mission + vision) sono accozzate in maniera incerta e poco convincente - Mi rincresce, ma il PD ancora non mi ha convinto. E io ho pur sempre votato "contro".
1.b)è un gran male perchè la spinta propulsiva di elementi che confluiscono nelle associazioni ( legate poi in qualche modo ai partiti) non trovano possibilità di espressione. Perchè? Perchè l'associazione si costituisce e le persone iniziano a parlare. Poi vorrebbero, come è normale che sia, intraprendere qualcosa. Vorrebbero partecipare e farlo coinvolgendo la gente al di fuori dell'associazione.
La domandona da 1 milione di dollari è: (rullo di tamburi)
"DOVE LI TROVIAMO I SOLDI?"
Se si cercano a progetto e l'associazione non ha molti iscritti, questa ha molte chances di morire.
Se si sceglie di diventare un'associazione satellite, ecco che si è costretti al compromesso e l'innovazione si diluisce fino ad esaurirsi.
2) Ora sono in un paese in cui la politica si fa a livello di società e non a livello di Parlamento (il che chiama in causa tutto il discorso sui partiti di prima).
Alcune associazioni sono impressionanti per l'azione di pressione sul Governo che riescono ad esercitare. Sono portavoci di una vera e propria controcultura civica, che corrobora e rinvigorisce la politica istituzionale e parlamentare.
E' un modo "mild" di fare politica. Non ci sono fenomeni di massa impressionanti come succede invece in Italia.
Tuttavia queste organizzazioni sono molto più presenti nella comunità (i famosi: Outreach "..." Officers, o Community Development Officers..ecc) e nei media.
Secondo me funziona di più e aiuta altresì i politici a ricalibrare la
loro offerta politica ed ideologica nei confronti degli elettori che li votano.
Credo che gli Italiani, inclusi quelli di sinistra si aspettino un Messia e un Salvatore. Qualcuno che inidichi la via, li risollevi dall'impoverimento, dall'ignoranza, dalla fatica.
Io credo invece che si debba agire ad un certo punto.
A fare gli scettici e i conservatori sono buoni tutti. Ad essere realisti si vive nel perverso conforto di avere sempre ragione alla fine: le possibilità che un progetto fallisca sono sempre maggiori di quelle in cui riesca. Tanto più se non si fa niente e si critica e basta...
Come diceva Gramsci:
"Bisogna unire il pessimismo dell'analisi all'ottimismo della volontà" ( o qualcosa del genere....)
A me piacerebbe vedere associazioni politiche, culturali ma anche di tezo settore:
- indipendenti finanziariamente
- capaci di portare avanti i loro progetti grazie all'impegno delle persone che ci lavorano
- capaci di costituire un'alternativa politica e non partitica rispetto ai nostri rappresentanti parlamentari
- capaci di svolgere una pressione efficace su di loro
- capaci in una parola sola di mettere di nuovo in collegamento Montecitorio, Palazzo Madama ecc ecc con la gente.
Poi ho finito la giornata del 15 Aprile ad immaginare assieme a mia sorella la morte della nostra classe politica:
Bertinotti, che si lascia morire come un cane senza il suo padrone. L'ultimo rantolo emesso rigorosamente con una vigorosa R moscia.
Borghezio ce lo siamo immaginato suicida.
Si getta dalla finestra, dopo che al risveglio da un'opertazione in ospedale scopre che l'infermiera viene dall'Uganda e la badante è filippina.
Ferrara, abbiamo scelto di farlo morire di fame.
Alla fine grasse risate, ovviamente....
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